Sono grato alla
redazione del blog “Frosinone in
vetrina” per aver voluto
dedicare un proprio spazio allo
studio della cosiddetta “crisi”
economica globale, che – come
vedremo - non è tanto globale,
caratterizzando principalmente i
paesi periferici dell’Eurozona,
e neanche tanto economica,
configurandosi piuttosto come
shock di origine finanziaria, o
– in altri termini - come
riacutizzazione del conflitto
tra creditori (pochi) e debitori
(molti).
La rubrica sarà curata dai soci
(tra i quali il sottoscritto)
della sezione frusinate dell’A.R.S.
- Associazione Riconquistare la
Sovranità.
Il fine pratico dell’A.R.S. non
si trova tanto nella
divulgazione fine a sé stessa
dei temi giuridico-economici
meno dibattuti (se non proprio
accuratamente evitati nei canali
d’informazione ufficiali,
nonostante la profusione di
apporti critici autorevoli),
quanto piuttosto nella
promozione di un rinnovamento
morale, etico e politico che, a
cominciare da un risveglio delle
coscienze individuali, ricrei
quegli spazi naturali di
aggregazione che possano
consentire alla comunità
nazionale un recupero dei valori
intorno ai quali si è formato lo
stesso Stato Costituzionale, ivi
fra tutti la solidarietà e la
giustizia sociale.
Informazione e divulgazione,
dunque, sono da noi assunte come
semplici mezzi rivolti verso un
fine articolato e ambizioso: una
rinascita politica “dal basso”
sullo sfondo di un ritrovato
progresso sociale.
Sapere di modelli economici (con
relativi strumenti giuridici),
individuare le cause di
squilibri macroeconomici
strutturali, orientarsi nel
campo della finanza pubblica e
privata, significa entrare in
possesso di strumenti tecnici e
teorici necessari a visualizzare
i flussi della ricchezza
prodotta dai cittadini, e a
comprendere, di conseguenza,
dove siano gli interessi che
sono alla base di determinati
disegni politici.
Ma, la consapevolezza implica
una responsabilità: la
responsabilità di diventare - a
propria volta - portatori di un
messaggio di liberazione dalla
schiavitù del pensiero
dominante. Per dirla con
Mazzini: “abbandonatemi se vi
pare ch'io predichi errore; ma
seguitemi, e operate a seconda
dei miei insegnamenti, se mi
trovate apostolo della verità.
L'errore è sventura da
compiangersi : ma conoscere la
verità e non uniformarvi le
azioni, è delitto che cielo e
terra condannano”.
Per inseguire il cambiamento
occorre riscoprire la disciplina
che caratterizza la vita
associativa. Occorre ripartire
dall’educazione. E anche sotto
questo profilo, un magistrale e
purtroppo ormai quasi
dimenticato Mazzini è in grado
di fornirci lumi:
“Voi siete liberi e quindi
responsabili. Voi siete
educabili. Voi siete dunque
chiamati all’associazione. Essa
centuplica le vostre forze: fa
vostre le idee altrui, vostro
l’altrui progresso, e innalza,
migliora e santifica la vostra
natura cogli affetti e col
sentimento crescente dell’unità
e dell’umana famiglia. Quanto
più sarà vasta la vostra
associazione coi vostri
fratelli, quanto più intima e
complessiva, tanto più innanzi
sarete sulla via del vostro
miglioramento.
La difficoltà non è nel
convincerli; è nel riscuoterli
dall’inerzia, nel ridurli,
convinti che siano, ad agire, ad
associarsi, ad affratellarsi con
voi per conquistare
l’organizzazione sociale.” (tratto
da “I doveri dell’uomo”,
1860).
Obiettivo della nostra
collaborazione con “Frosinone in
vetrina” è dunque la
sensibilizzazione del lettore.
Cercheremo di stimolare la
vostra curiosità per spingervi
oltre la versione ufficiale dei
fatti. Proveremo a darvi, nel
modo più ampio possibile, il
necessario inquadramento storico
del modello sociale ed economico
italiano, facendo in modo che il
percorso intrapreso si riveli
massimamente proficuo sia per
voi che per noi.
Gianluigi Leone
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