Il gioco del Papero con AICEM

Aicem ringrazia per la partecipazione e il sostegno offertoci. Grazie alle associazioni che hanno collaborato, la Lilt Frosinone, la Medicalmonte e la Misericordia Monte San Giovanni Campano, è stato possibile creare un network sociale attivo nel territorio ciociario che possa dare sostegno, aiuto, ma anche divertimento ai cittadini.
Il 26 luglio dalle 19 in poi presso l’Isola che c’è, in Via Maria a Frosinone, ci sarà una serata dedicata interamente al Benessere: Yoga, Pilates, Shiatsu, Massaggi Sportivi e Ginnastica Posturale. Le attività saranno realizzate dall’associazione “Il Girasole”, gratuitamente per i partecipanti (sarebbe consigliabile prenotarsi). L’associazione Frosinone In Vetrina, porterà con i "Giochi del Sorriso”, il famoso Gioco dell'oca con domande e risposte, a disposizione dei bambini, così da permettere agli adulti di godersi la serata dedicata al Benessere. L’isola che c’è, oltre ad offrire la location, organizza per i visitatori un aperitivo e un mercatino dell’usato accessibile a tutti.

Il "gioco del papero" è una nostra rivisitazione del famoso "gioco dell'oca".
Si gioca su delle caselle le quali formano un percorso a spirale composto da 63 caselle contrassegnate con numeri e altri simboli. I giocatori iniziano con un segnalino nella casella di partenza e, a turno, procedono lungo il percorso di un numero di caselle ottenuto attraverso il lancio di una coppia di dadi. Lo scopo del gioco è raggiungere la casella finale numero 63.
Alcune caselle di arrivo hanno un effetto speciale. Le caselle che rappresentano paperi consentono di spostarsi subito in avanti di un numero di caselle pari al numero fatto con i dadi. Queste caselle sono collocate ogni nove caselle a partire dalle caselle 5 e 9.
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Il gioco dell'oca inteso nella forma moderna risale alla seconda metà del XVI secolo. Nel 1580 Ferdinando I De' Medici fece dono del nuovo e molto dilettevole giuoco dell'oca a Filippo II Re di Spagna, il quale ne rimase affascinato. Le caselle della versione di de' Medici erano decorate con simboli che in parte sono rimasti nella tradizione.