Una colonia felina è costituita da un gruppo più o meno numeroso di gatti (ne bastano anche due) che vivono in un determinato territorio. La colonia felina è stata riconosciuta-ufficializzata dalla legge nazionale 14 agosto 1991 n.281 “Legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo” (commi 10 e 11 dell’articolo 1) e della conseguente legge regionale del Lazio n.34 del 21 ottobre 1997 ed in base a questa normativa, articolo 11 comma 3,“le associazioni di volontariato animalista e per la protezione degli animali possono, in accordo con le aziende A.S.L. competenti, avere in gestione le colonie dei felini che vivono in stato di libertà, curandone la salute e le condizioni di sopravvivenza”. Questa gestione viene operata anche da singole persone che, nella pratica, ottengono anch’esse la sterilizzazione gratuita dei gatti liberi ad opera del Servizio Veterinario A.S.L.

Colonie condominiali La legge regionale n.34 del 1997 riconosce al gatto il diritto al territorio formulando un espresso divieto di spostamento dei soggetti dal loro habitat (articolo 11), intendendo per habitat il luogo dove i gatti trovano abitualmente rifugio, cibo e protezione, identificando con questo termine aree sia pubbliche che private. Pertanto la permanenza dei gatti nelle aree condominiali, siano esse cortili, garage o giardini, aree ospedaliere è da considerare assolutamente legittima, alla stregua della presenza degli uccelli sugli alberi; d’altro canto, al fine di escludere ogni sorta di disturbo per i condomini, la legge prevede che il loro numero sia tenuto sotto controllo attraverso la sterilizzazione e che gli animali siano nutriti nel rispetto dell’igiene dei luoghi.

È comunque consentito lasciare una ciotola per l’acqua, soprattutto nel periodo estivo. La presenza di persone che si occupano dei gatti è quindi garanzia di animali in buona salute e controllati dal punto di vista demografico. Ai cittadini è consentito nutrire e curare i gatti nel rispetto delle regole igieniche. È consentito lasciare stabilmente solo un piccolo contenitore dell’acqua mentre dopo i pasti dovranno essere rimossi contenitori del cibo.

Purtroppo ciò non sempre avviene e talvolta mi è capitato di dover intervenire presso i condomini o presso le aziende ospedaliere, per effettuare dei sopralluoghi atti a ricordare non solo i diritti ma anche i doveri dei cosiddetti “gestori” della colonia felina. Infatti per quanto sia vietato allontanarli dai luoghi nei quali trovano abitualmente rifugio, cibo e protezione è fatto obbligo, una volta nutriti gli animali, rimuovere tutti i contenitori utilizzati ad esclusione di quello dell’ acqua per evitare che i residui alimentari attirino insetti, topi ed altri animali causando problemi di natura igienico- sanitaria. Qualora chi sta leggendo questo articolo necessiti di eventuali chiarimenti sulla corretta gestione delle colonie feline, si rivolga senza indugio, al servizio veterinario competente per territorio o ad associazioni animaliste o al proprio veterinario di fiducia.

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