Clicca su Mi Piace. Aiutaci a crescere....... FiV
 
FiV.com                                    
                                     
   
           
il blog di Giampiero Cinelli | Sport, cultura, attualità | Informazione libera
   
 
 
Home Chi sono Commenti Contatti    
   
FrosinoneInVetrina blog giampierocinelli OGM: Progresso o disastro?
     
.........................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................
 
SET
05
OGM: PROGRESSO O DISASTRO?
Giampiero Cinelli a colloquio con Angela Coggi laureata in biotecnologie

Di OGM si parla tanto e se ne dice in vari modi. Recentemente il programma televisivo Report ha messo in luce in un servizio i comportamenti sleali delle multinazionali legate a questa tecnologia, come ad esempio la famosa Monsanto. Io nel Marzo 2011 avevo affrontato il tema OGM realizzando l’intervista riportata qui sotto che oggi voglio riproporre, nel quale avevo divulgato gli aspetti principali della questione da un punto di vista strettamente scientifico, senza considerare le conseguenze politiche-economiche che essa implica all’interno del tessuto produttivo.


Cos’è di preciso un OGM?


OGM è acronimo di “Organismo Geneticamente Modificato”. Si tratta di esseri viventi (dai batteri agi animali) cui, mediante tecniche di ingegneria genetica, è stata apportata una modifica al patrimonio genetico al fine di potenziare la produzione di proteine di importanza nei campi industriale e farmaceutico (come nel caso di batteri e di alcuni animali), al fine di migliorare l’apporto nutrizionale di alimenti (come nel caso dei vegetali) o ancora rafforzare la resistenza ai pesticidi o agli stress ambientali cui le piante e le colture agricole sono spesso soggette. Andare a lavorare sul patrimonio genetico significa modificare, il DNA e quindi l’informazione di cui il DNA è depositario, cosa che non viene fatta a casa ma seguendo specifici progetti scientifici e protocolli.


Si ha l’impressione che molta gente sia spaventata e diffidente nei confronti della definizione “geneticamente modificato”, soprattutto se indicata sui cibi da coltivazione ….


Quello che in agricoltura è comunemente conosciuto come “innesto” non è altro che un incrocio naturale che porta a una modifica genetica perché solo una mutazione, cioè un cambiamento, del patrimonio genetico, può permettere la propagazione del nuovo carattere alle progenie successive. Ciò è possibile perché il DNA, che contiene le informazioni per dirigere crescita e sviluppo dell’organismo secondo i tratti caratteristici di ogni essere vivente – contenuti in sequenza di DNA specifiche chiamate geni – viene trasferito dai genitori ai figli mediante meccanismi cellulari specifici che ne garantiscono allo stesso tempo, il mantenimento e il cambiamento “positivo” per l’evoluzione. Per una determinata specie, infatti, i geni non rimangono mai sempre uguali a sé stessi; nel tempo subiscono un processo chiamato mutagenesi, fenomeno presente a bassa frequenza in tutti gli esseri viventi e che, in caso di mutazioni “favorevoli” permette di garantire la variabilità genetica, condizione evolutiva fondamentale perché consente alle specie viventi di adattarsi all’ambiente rafforzandosi e divenendo capaci di contrastare i pericoli e difficoltà a cui l’ambiente stesso, con i suoi mutamenti, spesso li rende soggetti. La differenza quindi tra un NON OGM e un OGM consiste nel fatto che per i non ogm la mutazione avviene in modo naturale o in modo programmato ma comunque non invasivo, mentre, per gli ogm, il cambiamento viene attuato direttamente sul DNA attraverso protocolli di procedure molecolari, svolti in laboratorio specifici e in modo controllato: per questo motivo vengono definiti OGM soltanto gli organismi che sono stati oggetto di intervento dell’ingegneria genetica.


Anche i cibi transgenici fanno parte degli OGM?


Altra importante distinzione deve essere fatta tra OGM e organismi transgenici: questi ultimi, infatti, sono organismi cui sono stati inseriti geni di specie diverse, mentre con gli OGM ciò non necessariamente accade e, quando avviene, i geni trasferiti nell’organismo accettore non provengono da specie diverse ma dalla stessa: per questa ragione, gli OGM vengono definiti cisgenici e non transgenici.


Secondo lei, ha senso avere suggestioni per qualcosa che in effetti ci pare così inusuale?


Gli OGM trovano ormai riscontro in moltissimi campi di applicazione ma l’agricoltura resta senza dubbio l’ambito su cui ricade maggiormente l’attenzione. E questo è comprensibile, del resto, perché tutti, in fondo. Abbiamo paura di “introdurre nel nostro organismo” qualcosa che potrebbe farci male; tutti sappiamo quanto una corretta alimentazione sia forse la migliore prevenzione all’insorgenza di patologie anche gravi, come ad esempio i tumori.
Per questo motivo, un prodotto un po’ “diverso”, “modificato”, come appunto gli OGM, rappresenta per larga parte dell’opinione pubblica un ombra negativa piuttosto che un’applicazione della ricerca scientifica volta al miglioramento delle condizioni di vita dell’uomo del terzo millennio. Da qui l’ostracismo dell’opinione pubblica e la presa di posizione riguardo l’adozione degli OGM. Questo atteggiamento, sebbene comprensibile, non è però completamente giustificabile: basti pensare, infatti, che i pazienti diabetici vengono curati ormai da anni con l’insulina che è, a tutti gli effetti, una vittoria degli OGM. L’insulina utilizzata a scopo farmacologico, infatti, è prodotta tramite metodi di ingegneria genetica che prevedono l’utilizzo di batteri modificati al fine di produrre l’insulina a livello industriale. E come per la cura del diabete, così accade per altri farmaci o per alimenti che non possono essere mangiati da alcuni soggetti causa di forme di intolleranza alimentare o allergia; una modifica genetica di questi alimenti può di certo rappresentare un vantaggio per i soggetti ipersensibili perché potrebbe essere diretta all’eliminazione del fattore di fastidio, permettendo così al soggetto di assumere in tranquillità alimenti che, altrimenti, dovrebbe eliminare completamente dalla dieta. Il caso più esplicativo è quello di cui parlo sempre, e cioè il pomodoro privo di istamina. L’istamina è una molecola che partecipano alla risposta allergica e infiammatoria e, in soggetti ipersensibili, può causare reazioni violente tipiche di una forte risposta allergica, con conseguenze note a tutti. Produrre un pomodoro privo di istamina significherebbe consentire ai soggetti ipersensibili di assumere le vitamine direttamente dal pomodoro e non da integratori alimentari. Il pomodoro infatti, resta assolutamente normale, non si va infatti ad intaccare il valore nutrizionale o ad aggiungere agenti tossici che potrebbero portare all’insorgenza di malattie nel consumatore.


La produzione e coltivazione di OGM può avere ripercussioni negative sull’ambiente?


Anche il discorso “ambientale” risulta piuttosto delicato, soprattutto perché a guidare il dibattito in questo campo sono gli ecologi che insistono, come giusto che sia, sulla questione dell’equilibrio dell’ecosistema. Tutti avrete sentito parlare, almeno una volta, del mais BT, l’acronimo BT viene da “Bacilus turingensis”, un batterio in grado di produrre una proteina capace di uccidere alcune larve di insetti tra cui quelle della farfalla monarca (Danaus piexippus). Questa proteina è però assolutamente innocua per altri insetti, per gli animali e per l’uomo. Le larve di questa specie di farfalla si insinuano negli steli delle piante di mais, rovinando il 7% del raccolto annuo di mais. Ecco perché gli scienziati hanno pensato che produrre una pianta di masi in grado di contrastare l’effetto delle larve della farfalla monarca, avrebbe potuto recare un vantaggio alle coltivazioni di mais. Le perplessità degli ecologi a riguardo risiedono soprattutto nel fatto che, uccidere le larve di questa farfalla significherebbe alterare l’equilibrio ecologico: inoltre, gli ecologi sostengono che non sia ancora del tutto chiaro l’effetto tossico che la diffusione del polline del mais BT OGM potrebbe avere.


Capiamo quindi che gli OGM non rappresentano solamente un fenomeno positivo a tutti gli effetti, o comunque, non si può ancora affermare con certezza l’assenza di qualsiasi tipo di complicanza, in seguito all’utilizzo di questi organismi.


Su questo aspetto è necessario un discorso cruciale: non avere chiari gli effetti che l’utilizzo degli OGM può comportare non deve voler significare una chiusura nei confronti di questo tipo di prodotto a tutti gli effetti biotecnologico; dovrebbe infatti significare un maggior investimento per poter consentire ai ricercatori non solo di mettere a punto prodotti che risultino vantaggiosi per l’opinione pubblica, ma anche di arrivare a conoscere eventuali problemi di tossicità per poi, quindi, risolverli e proteggere ancora di più il consumatore. Non investire vuol dire non conoscere, e mai come in questo momento la società ha bisogno di soluzioni, attraverso ricerche e nuove scoperte. È giusto rinunciare a possibili benefici (e come abbiamo visto in campo medico e farmaceutico ce ne sono stati molti) solo per paura di conoscere? Non tutto ciò che viene dalla novità è dannoso.. ma per poter trasformare la novità in vantaggio è necessario studiare, approfondire. E questo non potrà essere possibile fino a quando ognuno di noi non saprà davvero cosa siano gli OGM. Fin quando, infatti, la stragrande maggioranza dell’opinione pubblica penserà che gli OGM siano un prodotto assolutamente negativo perché manipolato indiscriminatamente, non ci sarà mai la giusta attenzione a questo mondo così particolare. È chiaro che la questione non è semplice come l’abbiamo presentata: dibattiti etici a riguardo accompagnano gli OGM fin dalla presentazione del primo organismo geneticamente modificato. È un argomento molto delicato, che non è possibile liquidare in qualche minuto di conversazione. Per tranquillizzare i consumatori, comunque, è giusto sottolineare che l’Unione Europea garantisce la tracciabilità e l’etichettatura degli organismi geneticamente modificati e dei prodotti ottenuti da OGM, lungo tutta la catena alimentare. La tracciabilità degli OGM consente il controllo e la verifica delle indicazioni figuranti sull’etichetta, la sorveglianza degli effetti sull’ambiente e il ritiro degli OGM potenzialmente pericolosi per la salute dell’uomo e degli animali. Eppure a livello di informazione, c’è ancora molto da lavorare!!


 

 

 

 

...................................................................................................
 
...................................................................................................
  SEGUIMI  
 
 
  tag  
   OGM INFORMAZIONI blog frosinone Biotecnologie DNA  
...................................................................................................
     
 

 
Principale 

Chi siamo
Contatti
Condizioni d'uso e Privacy
Imposta pagina Iniziale
Iscriviti alla Newsletter di FiV

Operatività 

Informazioni utili sulla città

Categorie Commerciali
Hotel - Ristoranti - Pizzerie
Sagre, eventi e manifestazioni
Le vetrine dei negozi ciociari

Pagine più visitate

Farmacie di turno

Mezzi Pubblici
Shopping in città

Notizie 

 

Dove conviene

Offerte Speciali
Sconti
Coupon
Outlet
Grandi Marche
Vetrina